domenica 29 novembre 2009

Royal Trux, la visione del disordine

I Royal Trux sono una della band - in realtà un duo- più importanti dell'underground statunitense. I dischi dei Royal Trux son passati attraverso la pubblicazione di etichette indipendenti per poi finire alla major e ricadere ancora nel basso profilo underground.L'aspetto più interessante nella vita dei Royal Trux è l'assoluta rintracciabilità delle influenze all'interno del loro tessuto stilistico, ma sotto forma di generi o di strutture dei primordi del rock.
La band si forma nel 1987 per mano di Neil Hagerty, chitarrista che ha avuto i natali nei Pussy Galore di Jon Spencer, e della sua ragazza Jennifer Herrema, organo e voce. Il primo lavoro, 1988 per la Royal Records, prende il nome del duo ed è una manifestazione abile e graziosa di come la canzone possa essere strutturata senza la completa presenza di tutti i canonici stumenti ma basandosi principalmente sulla chitarra, estemporanee percussioni, la voce roca e suoni confusi. Abracciano il rock 'n roll, il rock-blues, il country, psichedelia e ancora altro . C'è tutto: Lou Reed, Hendrix gli Stones e tutta la libertà stilistica possibile, ma anche uno stile autonomo che si intravede e ancora non si esprime pienamente.
Nel 1990 arriva l' album doppio e (tanto) sperimentale "Twin Infinitives". Pubblicato per la Drag City il secondo lavoro di Hagerty-Herrema è una vera e propria decostruzione del rock 'n roll che tenta di ridurre la struttura classica della canzone in un flusso di coscienza sonoro ai limiti della riconoscibilità. Tanta chitarra e suoni di ogni sorta che passano attraverso il noise, il funky e quanto altro si possa dire. Un lo-fi cacofonico e a volte a-melodico. "Twin Infinitives" è, sostanzialmente, l'album che impone i Royal Trux nell'ambito underground eleggendoli allo status di cult-band. Eppure va riconosciuto al doppio lp una difficile assimilazione che forse è proprio la chiave di comprensione di come critica e pubblico lo abbiano amato da subito.
La Drag City nel 1992 distribuisce un altro album che non ha titolo, alcuni lo chiamano "Skulls" per via della copertina ma le discografie lo riportano, al pari del primo, come "Royal Trux". registrato nel Maryland in un periodo in cui l'eroina è ormai un problema ingombrante. "Skulls" è una sorta di omaggio al rock della west coast ma con un timbro fortemente lo-fi.Questa scelta di matrice "seventies" è anche la pietra angolare di "Cats and Dogs". Il 1993 è una sorta di rinascita per Hagerty ed Herrema: innanzitutto sono reduci da una ripulita dall'eroina e, manco a dirlo, ne risente proprio la musica. I Royal Trux si arricchiscono con la batteria di Ian Willers e la chitarra di Mike Kaiser e, ancora con la Drag City, inventano un omaggio ancora più profondo, rispetto al lavoro precedente, al rock e a band che ne hanno segnato la crescita.

E' l'esplosione dei Nirvana più che la loro notorietà underground a farli approdare nel 1995 alla Virgin. "Thank You" è ancora più seventies di quanto avevano fatto fino ad allora; sempre più assonanti agli Stones e sempre più puliti, dolci e mansueti nei suoni anche se in un'ottica genuina e viscerale. "Thank You" si avvale di un nuovo batterista e un percussionista, un bassista e della produzione di David Briggs, storico produttore di Neil Young.

Due anni dopo è la volta di "Sweet Sixteen". Qualcosa non funziona però. La band riceve una certa attenzione e la Herrema fa anche da testimonial a Calvin Klein. "Sweet Sixteen" è un lavoro magnifico che denota una proverbiale e fresca maturità oltre ad un' attitudine lisergica e la stampa si interessa sempre di più a loro eppure la Virgin decide di scaricare i Royal Trux.

Nel 1998 esce "Accelerator", un lavoro dissonante e carico di effetti a volte densi in altri scheletrici e noise sempre e comunque saturi ma con un certa melodia di fondo. Un album intensamente arrabbiato e caotico. Nel 1999 è la volta di "Veterans Of Disorder" in cui i Royal Trux, grazie a vari session-man rimembrano l'idea della frammentazione del testo sonoro, evitando di portarlo alle estreme conseguenze. Le canzoni hanno una identità cassata da un blues di fondo bizzarro e espressivo.

"Pound For Pound" del 2000 è un lavoro in cui Hagerty mette in mostra la sua chitarra connotata da un suono corposo e una tecnica di tutto rispetto ma è soprattutto un album che offre un impressionante stato di forma dei Royal trux.
"Hand Of Glory" è del 2002, anzi fu impostato a San Francisco nel 1989 ma a metà della lavorazione l'eroina mise KO Hagerty ed Herrema e fu completato solo 13 anni più tardi.