domenica 13 novembre 2011

Vincent Crane, diventare ciò che si è

Vincent Rodney Cheesman nacque a Reading nel 1943. A tutti è stato noto come Vincent Crane. Il tastierista si formò presso il celebre Trinity College of Music, luogo che ha dato i natali a direttori d'orchestra, compositori, lirici e autori contemporanei come A.R. Rahman. Vincent Crane inizia
la sua ascesa con Arthur Brown esibendosi nell'album "The Crazy World of Arthur Brown", pubblicato nel 1967 e rivelatosi come uno dei capisaldi del rock psichedelico di matrice britannica. La collobarozaione con Brown iniziò l'anno precedente e l'album denota apertamente il tocco di Crane. Il contributo del tastierista è al massimo grado e lo si evince anche dal celebre hit "Fire". Esibirsi con Brown significava anche essere coinvolti in fantasmagorici show che il genio inglese abitualmente realizzava, come quelli presso l'UFO Club di Londra. Nel film "The Comitee" (con colonna sonora dei Pink Floyd) Vincent viene inquadrato di spalle mentre ritma con sapienza la tastiera del suo organo, in quel tipico movimento cadenzato che ha sempre espresso nel suonare.
Quando Drachen Theaker lascio` il gruppo per unirsi ai Rustic Hinge, al suo posto arrivò Carl Palmer. Era il 1969 e durante una tournee americana Crane e Palmer salutarono definitivamente Brown per fondare un nuovo progetto, gli Atomic Rooster. L'instabilità emotiva (problemi depressivi) che segnarono la vita di Vincent Crane, ebbe un ruolo determinante in questo gesto.
La band nasce il 13 giugno del 1969, l'anno del gallo nel calendario cinese e Crane parlò addirittura per una collaborazione con Brian Jones dei Rolling Stones, ma la sua morte pose fine a questa possibilità.
La prima esibizione pubblica della band fu di spalla ai Deep Purple, mentre nel 1969 iniziano le registrazioni per l'omonimo esordio pubblicato l'anno seguente.
"Atomic Rooster" è intriso di melodia, la musica galoppa, scansionata dalla millimetrica e snella precisione di Carl Palmer. Vincent Crane è la cristallina fiumana di note che traccia percorsi graziosi e solidi, con tratti si classici, ma non irreggimentati, ad esempio, in un virtuoso come Keith Emerson. Nick Graham si cimenta con la voce, il flauto e il basso, seguito a ruota dall'eterno John Du Cann. "Atomic Rooster" è melodico, è rock, ha il seme del folk, del progressive e suona come qualcosa di unico per quegli anni.
Il 1970 è anche l'anno della separazione da Carl Palmer, il quale confluì negli Emerson Lake & Palmer, ma è anche la volta di una nuova release: "Death Walks Behind You".
Mentre il primo album è puro e bello come un diamante lavorato, "Death Walks Behind You" è la fusione perfetta di Du Cann, Crane e Paul Hammond alla batteria. E' una gemma grezza che brilla con spaventosa nitidezza. Hammond ha un altro tocco, ma uno stile che non si allontana molto dal suo predecessore. L'album è un lavoro selvaggio, come testimonia "VUG", "Seven Lonely Streets" e "Gershatzer", ma anche progressive docile e disinvolto. La titletrack ne è la prova.

La musica della band progredisce, ma il carattere di Crane è sempre più spigoloso e minato dai suoi instabili umori, che lo porta ad avere conflitti con gli altri musicisti. "Hearing of Atomic Rooster" è del 1971 e racchiude altri capolavori, su tutti "Decision/Indecision". Gli Atomic Rooster si avvalgono della voce di Peter French, ma una volta pubblicato l'album Du Cann e Hammond lasciano a ridosso di un tour con gli Who.
Il 1971 è anche un anno difficile per Crane, a causa dei suoi malesseri psichici. In questo periodo si narra di una sua partecipazione al primo album di Rory Gallagher, anche se non è mai stata ufficialmente provata.
Nel 1972 è la volta di "Made in England" e l'anno successivo di "Nice 'n' Greasy". Il primo vede i primi stravolgimenti nel sound tipico degli Atomic Rooster, del resto la formazione è totalmente cambiata (C.Farlowe alla voce, S.Bolton chitarra, R.Parnell, poi con New Trolls e altre band italiane, alla batteria). Non è un brutto album, ma appare pretenzioso e la spontaneità è blanda. "Nice 'n' Greasy", con alla chitarra J.Mandala (meglio noto come John Goodsall), ha inclinazioni verso il blues, il jazz e il funky, insomma il sound si complica e diventa meno fruibile e, lentamente, poco interessante.

Vincent Crane continua ad eseere vittima di crolli nervosi, ricoveri in ospedale, oltre a distinguersi per atti eccentrici, come nel 1973 quando fuggì con l'incasso delle date italiane. Negli anni gli Atomic Rooster verranno sciolti e riformati con una certa facilità da Crane. Nel 1975, gli Atomics si fermano di nuovo e Crane si esibisce con Peter Green, un chitarrista mai debitamente celebrato e vittima negli anni a seguire di un autoisolamento. Si ricongiunge addirittura con Arthur Brown per l'album "Faster Than the Speed of Light".
Nel 1980 Crane rimette in piedi gli Atomic Rooster, i quali realizzano un album omonimo, essenzialmente distante dalle produzioni del decennio precedente. Dal vivo i Roosters si esibiranno con Ginger Baker. Nel 1983 è la volta di "Headlines", un album stanco e per niente risollevato dalla presenza di David Gilmour dei Pink Floyd.
Era l'ultima volta in cui la band realizza qualcosa. Crane si dedicò al progetto Katmandu con Peter Green, Ray Dorset, Jeff Whittaker e altri. Nel 1985 viene ingaggiato per l'album "Don't Stand Me Down" dei Dexys Midnight Runners e successivo tour. Poi Vincent Crane parlò a lungo con l'ex compagno Du Cann per riformare nuovamente gli Atomic Rooster, in cantiere c'era anche un tour, ma i suoi problemi personali resero difficili le cose e tutto svanì il 14 febbraio del 1989 a causa di una overdose di psicofarmaci.

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Tutto sui vari Roosters, QUI
Jeannie, la moglie di Crane, QUI
Atomic Rooster.com