lunedì 9 novembre 2009
Harmonia
Quando le cose sono strane di solito capita sempre qualcosa, invece con gli Harmonia si finisce sempre col parlarne come se fossero il lato colto, raffinato ma allo stesso tempo ombroso e di passaggio nella costellazione del krautrock.
Tutto ebbe inizio nel 1974 con Il disco "Musik Von Harmonia" edificato da Michael Rother - ex Kraftwerk e Neu!- e dal duo Hans-Joachim Rodelius e Dieter Moebius, ovvero i Cluster. Rother è in un periodo difficile della sua carriera e produttività artistica; divisosi da Klaus Dinger -con il quale formava i Neu- si rifugiò tra le lande astrali dei Cluster e in mezzo alla campagna tedesca diedero vita a questo dolmen dalle architetture delicate e tranquille. La struttura compositiva fu molto semplice e libera, grazie a lunghe session dove la chitarra di Rother accompagnava, abbelliva o si limitava a sostenere le espressione sintetiche e tecnoligiche dei Cluster.
Suoni mai freddi ma sempre sentimentali e poetici come in "Hausmusik" e "Dino". In "Watussi", marcia sequenziale e free form, si ha il massimo splendore del trio che comunque riuscirà a ripetersi nella mastodontica "Sonnenschein".
Un complesso monumentale di otto pezzi che innalzano blocchi di granito affusolati verso il cielo dove nemmeno le nuvole riescono ad addensarsi intorno. Musik Von Harmonia è l'estrapolazione di suoni soavi e granitici da strumenti sconosciuti e da idee canoniche. Nello stesso anno a seguito del tour i due Cluster pubblicano l'eterno "Zuckerzeit", mentre Roether torna da Dinger per dare vita all'album Neu!'75 -ultima release dei '70- "Deluxe" è il secondo album del trio. Pubblicato nel 1975 e prodotto da Conny Plank, storico produttore della scena tedesca, con l'aggiunta del batterista dei Guru Guru, Mani Neumeier, rappresenta un passo avanti verso quello scenario architettonico morbido e megalitico.
I suoni risultano molto più puri e l'intreccio tra tecnologia e strumenti "rock" è ulteriormente sviluppato. Si coglie ancora l'idea di scenari pulsanti che marciano nel tempo e nello spazio. A questo punto Harmonia è disarmonia vera. Rarefazione della band che si disperde nel tempo: "Tracks and Traces" è del 1976 ma verrà dato alle stampe solo il 4 novembre 1997. Brian Eno arricchì la formazione dando un grosso contributo ma ricevendone in cambio una influenza stilistica e di idee ben rintracciabili nella sua produzione futura. "Tracks and Traces" è già una dilatazione dello spesso tessuto sonoro degli Harmonia, i morbidi cristalli sospesi nelle note piovono come una neve silenziosa e variopinta. Più dolcezza e malinconia sembrano diffondersi da queste nove composizioni.
Cosa accadde dopo? Gli Harmonia ritornano, Moebius, Rodelius, Eno, Rother, il 27 novembre 2007 a Berlino nel Worldtronics Festival; prima ancora i Cluster con Eno si daranno ancora da fare insieme mentre Rother si divide tra Neu! e lavori solisti. Ascoltare la loro musica è come assistere all'occupazione di spazi con strutture che mattone dopo mattone su note tempestose si adagiano frementi.